Ballata per eroi senza nome
C’è il nanetto Igor che vuole andare in America anche se non sa dov’è e la donna che, in un’ora di disperazione, trova in una piccina abbandonata il coraggio per una rinascita. C’è un giovane parricida che si sentiva disamato e una studentessa che capisce come, per salvarsi la vita, occorre contare solo su sé stessa. C’è una bimba molto brutta ma molto amata e tanti altri tipi umani usciti dalle cronache o dalla fantasia dell’autrice. Oltre che una raccolta di racconti, queste short tales costituiscono una sorta di ballata, in cui piccoli eroi di ieri e di oggi, senza nome ma non senza storia, intrecciano le loro vite, i sentimenti, gli errori e i sogni in una specie di comunità legata da unità di luogo. Uomini e donne qualsiasi e però indimenticabili, descritti sempre con comprensione e ironia. Delusione esperanza si alternano in molte di queste vite, in cui, come in tutte le vicende umane, manca sempre qualcosa per essere felici e, quasi senza saperlo, si muore un po’ ogni giorno.