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Ferdinando Camon

A ottant'anni se non muori t'ammazzano

èstra
2020, pp. 92, b/n, 12x19,5 cm

ISBN: 9788899479701
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Scheda libro

Stiamo attraversando un’epidemia e curiamo quelli che costano meno, lasciamo perdere i vecchi, perché costano di più. Distinguiamo tra le morti “inaccettabili”, perché i pazienti sono giovani e intelligenti, e le morti “accettabili”, perché i malati sono vecchi, hanno altre patologie, o sono dementi. Con questa giustificazione economica della morte muore la nostra civiltà.

Autore

Ferdinando Camon

Il primo romanzo di Camon uscì in Italia con una appassionata prefazione di Pier Paolo Pasolini e fu subito tradotto in Francia per interessamento di Jean-Paul Sartre. Camon si definisce “narratore della crisi”: ha raccontato la crisi e la morte della civiltà contadina (nei romanzi “Il Quinto Stato”, “La vita eterna”, “Un altare per la madre”, premio Strega, “Mai visti sole e luna”, nelle poesie “Liberare l’animale”, premio Viareggio, e “Dal silenzio delle campagne”), la crisi che si chiamò terrorismo (“Occidente”), la crisi che porta in analisi (“La malattia chiamata uomo”, “La donna dei fili”, “Il canto delle balene”) e lo scontro di civiltà, con l’arrivo degli extracomunitari (“La Terra è di tutti”). “La malattia chiamata uomo” fu recitata a Parigi al teatro L’Aquarium per 4 anni consecutivi. Il regista Claude Miller ne ricavò un film. Camon ha lavorato nel primo Centro Anti-Droga, che aveva sede a Padova, e l’ha raccontato nel libro “La droga discussa con i ragazzi”. I suoi romanzi più recenti sono “La cavallina, la ragazza e il diavolo” e “La mia stirpe”. È tradotto in 25 paesi. In Francia, Gallimard ha tradotto tutte le sue opere in prosa e in versi. Nel 2020 è uscito il suo “Dialogo sul Comunismo” con Pietro Ingrao, che Ingrao aveva bloccato per 25 anni. Ed è uscito il pamphlet “A ottant’anni se non muori t’ammazzano”, contro l’opzione di non curare i malati troppo anziani. Nel 2022 Apogeo ha ripubblicato “Occidente” nella stesura definitiva. Le sue opere sono pubblicate anche in edizioni per ciechi, in Italia e in Francia. Nel 2016 sono state raccolte in 16 ebooks e gli è stato assegnato il premio Campiello alla Carriera. Dal 2021 è in corso la pubblicazione delle sue opere in forma di audiolibri presso la casa editrice Il Narratore; sono già usciti 4 audiolibri.

Recensioni
Al link è acquistabile l'audiolibro realizzato da Il Narratore, con la voce di Moro Silo, 03/12/2020

Vai al sito de Il Narratore

Terry Marocco, Panorama, 02/12/2020

Non è un paese per vecchi

Livio Partiti, ilpostodelleparole.it, 07/10/2020

Intervista a Ferdinando Camon

Renzo Montagnoli, arteinsieme.net, 16/09/2020

L'amore per la vita non ha età

Alessandro Zaccuri, Avvenire, 16/09/2020

Camon: non è più un mondo per vecchi

Pina Bertoli, Il mestiere di leggere, 15/09/2020

A ottant'anni se non muori ti ammazzano

Luigi Mascheroni, Il Giornale, 13/09/2020

Il libro ha un'etica e uno scrittore deve dare giudizi

Gabriele Ottaviani, convenzionali.wordpress.com, 11/09/2020

A ottant'anni se non muori t'ammazzano

Maurizio Caverzan, Panorama, 02/09/2020

Lasciar morire i vecchi è la resa della civiltà

Francesco Casoni, Blog Basso Veneto, 31/08/2020

La rivolta dei vecchi

"A passeggio con la tartaruga pur di evadere"

Come spesso negli scritti di Camon anche qui affiora tra le righe un irriverente sarcasmo, che prende di mira i comportamenti più grotteschi dei suoi simili, ma spesso e volentieri anche i propri: ecco i vicini che disinfettano anche le maniglie dell'entrata del suo appartamento, il cane Celentano bardato con mascherina e scarpette per non contagiarsi durante le lunghe camminate con la padrona, la signora che porta a passeggio... una tartaruga (per star fuori più a lungo), la moltiplicazione degli scontrini da pochi euro nei supermercati, esibiti dai clienti come giustificativi per le uscite; ed ecco anche il senso di vergognoso sollievo provato quando l'Inghilterra del negazionista Boris Johnson (infettato e pentito) ha superato (assieme alla Spagna) il nostro paese per numero di contagiati. Siamo o non siamo diventati tutti patrioti? (Sergio Frigo, "Il Mattino di Padova", 19/8/2020)